Sciarada argentina (eLit) (Italian Edition) by Catherine Mann

autore:Catherine Mann [Mann, Catherine]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858942833
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2015-07-30T22:00:00+00:00

4

L’attesa era finita. Finalmente, era riuscito a riportare Vanessa nel suo letto, nel caso specifico, nel letto di una carrozza ferroviaria.

Aveva colto la differenza nel suo bacio, nella pressione sottilmente allusiva della sua bocca. Volendo verificare le proprie percezioni, tracciò con la lingua una scia sul labbro inferiore e lei si schiuse a lui completamente.

Sapore di melone, di miele e di Vanessa si mescolavano in quell’erotico preludio che preannunciava l’intima unione che avrebbero presto condiviso. Ma non era ancora giunto il momento. Nicolas voleva liberare tutta la passione tenuta per lungo tempo inespressa e assicurarsi che quella non fosse la conclusione di tutto.

La adagiò sul plaid, cosparso di cuscini. Il materasso affondò sotto il peso del suo ginocchio mentre si allungava sopra di lei. Un bottone alla volta, le slacciò la camicetta, scostando i lembi e scoprendo uno spettacolo di pelle color avorio e pizzo bianco. Dopo tanto tempo, si godette la meravigliosa visione delle dolci curve dei seni, l’incavo sottile della vita.

Aveva scelto quella location per il loro pomeriggio di fuoco perché desiderava avere Vanessa tutta per sé, senza doversi preoccupare di inaspettate interruzioni.

Solo loro due, per ore intere.

Una volta tanto erano liberi, non avevano nessuna festa a cui recarsi. Una limousine sarebbe andata a prenderli alla stazione stabilita, all’ora convenuta.

Doveva sfruttare al meglio il tempo che avevano a disposizione. Con i polpastrelli le lambì la cassa toracica, apprezzando la pelle diafana e la delicata ossatura sotto le dita.

Intanto, lei armeggiava con i bottoni della sua camicia, imitando ciò che qualche minuto prima aveva fatto lui, finché Nicolas non sentì il soffio dell’aria condizionata direttamente sull’epidermide. Vanessa gli appiatti le palme sul petto, sotto la camicia, trasferendogli tutto il suo calore, prima di sfilargli via l’indumento.

Gli percorse i pettorali con le unghie, sensualmente, graffiandolo appena. «Sono stati i due mesi più lunghi della mia vita.»

«Sarei stato felice di soddisfarti in qualunque momento.» Le sbottonò i jeans e le abbassò la chiusura lampo. Spuntò un orlo di pizzo bianco e lui chinò il capo per afferrare l’elastico tra i denti. «Il pensiero di questo mi uccideva ogni istante.»

Nicolas trasse un respiro profondo e il profumo erotico di lei lo invase. Le mordicchiò il ventre, i seni, i capezzoli turgidi che premevano contro il pizzo del reggiseno. Indossava solo lingerie bianca, un suo segno distintivo, ma in diversi modelli e tessuti. L’estate precedente l’aveva fatto impazzire mentre la osservava tutto il giorno, immaginando che cosa avrebbe trovato, quando finalmente l’avrebbe spogliata.

Quel giorno, finalmente, lo sapeva. Le chiuse tra le labbra una di quelle punte, roteandola contro i denti, il tessuto umido una dolce abrasione contro la lingua. Aveva il sapore della perfezione.

Vanessa ansimò, i capelli scomposti in una nuvola dorata. «Quanto dura la corsa?»

«Tutto il tempo che vogliamo» le rispose, spostando le sue attenzioni all’altro seno e insinuando la mano dentro i jeans slacciati.

«Non fare di queste promesse.» Vanessa gli chiuse il viso fra le mani, guardandolo dritto negli occhi, lo sguardo azzurrino intenso, tempestoso. «Sappiamo entrambi che dovrà finire.»

A Nicolas non sfuggì il riferimento al loro futuro al di là di quel semplice pomeriggio in treno.

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